martedì 18 gennaio 2011

Mld di Euro dilapidati dall'Italia sul fronte delle energie pulite

Oltre al debito che l’Italia ha accumulato nel biennio 2008-9 di 1,5 milioni € al giorno (17 € al secondo) sul ritardo degli obiettivi di Kyoto,

oltre allo scandalo del Cip6 (Nasce durante il governo Andreotti, ed il legislatore introduce nel provvedimento una parolina magica …. sono incentivate anche le fonti “ASSIMILATE“ ovvero impianti che usano gli scarti di lavorazione o di processi e che utilizzano “COMBUSTILI FOSSILI – IDROCARBURI, RIFIUTI ORGANICI” un accordo con i petrolieri per trasformare un costo, lo smaltimento dei residui di raffineria, in un introito; nonché i termovalorizzatori, con il risultato che petrolieri, raffinatori e produttori di energia sporca hanno beneficiato in questi ultimi 9 anni di sussidi pari a circa 33 miliardi di euro),

l'Italia rischia di dilapidare altri 2,2 miliardi nell'ambito dell’Emission Trading Scheme europeo (EU-ETS).
(Il mercato delle emissioni è uno strumento amministrativo utilizzato per controllare le emissioni di inquinanti e gas serra a livello internazionale attraverso la quotazione monetaria delle emissioni stesse ed il commercio delle quote di emissione tra stati diversi).
Tutto a causa dell'eccessiva generosità del Governo Italiano verso alcune grandi imprese del nostro paese. Questo è quanto emerge dal rapporto della ONG Sandbag sul sistema ETS in Italia.
Sono 2,2 Miliardi di Euro per l'acquisto di crediti esteri di anidride carbonica che vengono sottratti alla decarbonizzazione dell'economia nazionale necessaria all'obiettivo 2020. Tutto per favorire le solite grandi aziende. Lo dice Sandbag, ONG Inglese estremamente attiva nel controllare il mercato delle emissioni, il suo report denuncia quello che non va nella gestione italiana dell'Emission Trading Scheme europeo (EU-ETS)... continua e leggi tutto

sabato 8 gennaio 2011

Il Wwf boccia l’Italia in ambiente

Quello ambientale, secondo il Wwf, si chiude con un brutto segno negativo per il nostro Paese. Ma il peggio, per l'associazione ambientalista, non è tanto il risultato del 2010 quanto la mancanza di prospettive per il 2011 e per gli anni futuri. Più che una bocciatura è una vera e propria stroncatura delle politiche nazionali in materia di sviluppo sostenibile.

E’ quanto contenuto nel rapporto 2010 pubblicato oggi dal Wwf. Nel mirino dell’associazione ambientalista finiscono la cattiva gestione amministrativa, i tagli al ministero dell’Ambiente, la scelta di tornare al nucleare, i ritardi nell’attuazione degli obiettivi di riduzione dei gas serra, nonché la grave crisi in cui versano i parchi italiani e, in generale, il territorio nazionale, minacciato dallo sviluppo urbano incontrollato da un lato e, dall’altro, dalla mancanza di efficaci politiche di tutela...... continua e leggi tutto

JPE 2010