giovedì 3 febbraio 2011

L’Italia è contraria agli obiettivi Ue vincolanti sull’Efficienza Energetica

Domani Venerdì 4 febbraio 2011 a Bruxelles si terrà il Summit Europeo dei capi di Stato dei 27 Paesi membri dell’Unione “Energia, economia e innovazione”, con lo scopo di determinare la politica energetica europea del prossimo decennio, e avrà come argomento principale l’Efficienza Energetica e di riflesso il risparmio energetico, per rendere vincolante l'obiettivo del 20%.
 
Questo argomento dell’efficienza energetica del 20% è uno dei tre obiettivi del pacchetto “20-20-20.
Mentre gli altri due obiettivi sono vincolanti e prevedono un aumento del 20% della produzione di energie rinnovabili, e la diminuzione del 20% dei gas a effetto serra entro il 2020 (rispetto ai livelli del 1990), il target dell’efficienza energetica è l’unico dei tre a non essere vincolante.

Secondo i più recenti studi condotti dalla’UE un aumento del 20% dell’efficienza energetica comporterebbe un risparmio complessivo di 100 miliardi di euro di combustibile (Petrolio e Gas) per l’Europa e di 780 milioni di tonnellate di CO2 per l’atmosfera. Di fronte queste cifre il Governo Tedesco ha dichiarato che l’efficienza energetica “è davvero una priorità”.

In vista del Summit, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi scrive al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, dichiarando che il governo italiano è contrario a rendere vincolante l'obiettivo comunitario di aumentare l'efficienza energetica del 20% entro i prossimi nove anni e che per ora si tratta solo di un target “indicativo”. Prosegue il Premier italiano "Attribuiamo poi estrema rilevanza al dialogo dell'Unione europea con i paesi terzi, da sviluppare sia sul piano bilaterale che nel contesto multilaterale, avendo particolare attenzione per i nostri partner strategici, in primo luogo la Russia".
Già da qualche mese il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, dichiarava la sua insoddisfazione dell’andatura lenta di alcuni Stati dell’unione e denunciava la mancanza se non l’assenza, di politiche nazionali orientate ad investimenti più rilevanti sull’efficienza energetica, anche perché sulla base dell’andamento si potrebbe raggiungere solo la soglia di uno scarso +10%. E’ per questo che è stato convocato il vertice dei capi di Stato del 4 febbraio 2011, ovvero discutere e decidere le politiche energetiche comunitarie e delle misure necessarie straordinarie per promuovere l'efficienza energetica.

Barroso dichiara inoltre ”Lasciatemi dire con franchezza che sono scontento dei progressi che stiamo facendo sull’efficienza energetica. Mentre stiamo facendo grossi passi avanti sul tema della produzione di energia da fonti rinnovabili, tanto che ora è realistico pensare che riusciremo a raggiungere l’obiettivo del 20% nel 2020, non è così per il recupero di Efficienza Energetica che pure è di fatto la nostra miglior fonte di energia”.

Ci auguriamo ciononostante la posizione del Governo italiano, che il summit possa essere una buona occasione per imporre gli standard continentali, senza dover attendere che gli stati membri si vincolino di propria iniziativa...leggi tutto

Jpe 2010